La salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo ed in particolare la tutela degli spazi nei quali trascorriamo la nostra vita, è argomento di sempre maggior attenzione da parte di tutti.
In questo periodo uno degli aspetti su cui si è focalizzato l’attenzione dei ricercatori è l’effetto che l’esposizione ai campi elettromagnetici a bassa e/o alta frequenza può provocare sugli essere umani.
La diffusione sempre maggiore di apparecchiature elettriche ed elettroniche ha reso dei vantaggi alla nostra vita quotidiana, ma ha aumentato i consumi di energia elettrica. Distribuire energia elettrica significa costruire linee di trasmissione che, nel loro percorso, all’aperto o all’interno di edifici civili ed industriali, possono generare campi elettromagnetici le cui intensità possono non essere compatibili con lo svolgimento delle normali attività umane. Le recenti innovazioni nel campo della telefonia mobile hanno portato in luce un altro aspetto importante: le emissioni delle antenne per i “cellulari” e per trasmissioni radiotelevisive sono possibili causa di inquinamento a radiofrequenza.
La legge definisce quali sono i limiti di queste emissioni. Più precisamente:
– Legge 22 febbraio 2001, n. 36: “Legge quadro sulla protezione dalle esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 55 del 7 marzo 2001.
con riferimento ai valori limite indicati nei decreti:
– Decreto del presidente del consiglio dei ministri 8 luglio 2003: “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 28 Agosto 2003, Serie generale n. 199.
– Decreto del presidente del consiglio dei ministri 8 luglio 2003: “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obbiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 29 Agosto 2003, Serie generale n. 200.
Per quanto riguarda l’esposizione dei lavoratori, la materia è trattata nel:
– Decreto legislativo del 9 aprile 2008 relativo alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. n. 81, Titolo VIII, Capo IV “Protezione dei lavoratori dai rischi di esposizione a campi elettromagnetici”
Da quanto brevemente esposto si comprende che il quadro legislativo è chiaro e definito: per verificare che le condizioni operative di una certa area, edificio o ambiente di lavoro siano nei limiti normativi e legislativi occorre fare misure di campo.
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